{"clientID":"8f0f2457-784e-48e4-98d6-0415047ebc97","signature":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryption":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyID":"494d1aae-e754-42bc-1137-9a9628244ec6","user":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD","clientIDSh":"9e04155b-dc20-4ad8-b40b-5d4c665631f2","signatureSh":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryptionSh":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyIDSh":"72a8b4f5-7fbb-427b-9006-4baf6afba018","userSh":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD"}

PIL Eurozona rivisto al rialzo nel 2° trimestre: commento di Andrea Volpi

PIL Eurozona rivisto al rialzo nel 2° trimestre: commento di Andrea Volpi

La crescita del PIL nel 2° trimestre è stata rivista verso l’alto a 2,2% t/t da 2,0% t/t precedente dopo la modesta contrazione registrata a inizio 2021. La variazione tendenziale si porta quindi a +14,3% da +13,6% precedente, dato sostenuto dal confronto favorevole con la primavera dello scorso anno, il periodo di massima severità del lockdown.

Dal lato dell’offerta tutti i settori hanno contribuito positivamente alla crescita del valore aggiunto ma sono stati soprattutto servizi e commercio a trainare l’espansione grazie all’effetto delle riaperture sull’attività economica. Sono infatti i comparti più penalizzati dalle restrizioni a registrare la maggior crescita congiunturale come arti e intrattenimento (+6,6% t/t) e commercio, trasporti e servizi ricettivi (+4,8% t/t).

Dal lato della domanda invece è stata la domanda interna al netto delle scorte a fornire un apporto positivo a fronte di uno sostanzialmente nullo da parte del canale estero. Sono stati soprattutto i consumi privati (+3,7% t/t) a guidare la ripresa con un contributo di 1,9 punti percentuali dopo la contrazione di -2,1% t/t registrata a inizio anno. Rimbalzano anche la spesa pubblica (+1,2% t/t da -0,5% t/t) e gli investimenti fissi lordi (+1,1% t/t da -0,2% t/t). Accelera invece la crescita del commercio internazionale con esportazioni in crescita del +2,2% t/t da +0,7% t/t precedente ed importazioni in aumento del +2,3% t/t da +0,4% t/t. Negativo infine l’apporto delle scorte (-0,3 punti percentuali).

Nel 3° trimestre la crescita dovrebbe essere rimasta vigorosa, su ritmi simili a quelli registrati nel 2°: le più recenti indagini di fiducia sono ancora coerenti con una espansione e la ripresa dovrebbe continuare a beneficiare dell’effetto delle riaperture e riflettersi in ulteriori progressi dei consumi privati, soprattutto di servizi. Sarà ancora il settore terziario a trainare la ripresa mentre l’attività manifatturiera potrebbe risultare più debole, penalizzata dai colli di bottiglia presenti lungo le filiere produttive e dalle difficoltà nel reperire materie prime e componentistica che non mostrano ancora significativi segnali di riassorbimento.

Tra le principali economie nel 2° trimestre la crescita è risultata particolarmente solida in Italia (+2,7% t/t) e in Spagna (+2,8% t/t) e più contenuta in Francia (+1,1% t/t) e Germania (+1,6% t/t). È possibile che la ripresa possa accelerare nel 3° trimestre in Francia e in Germania a fronte di una decelerazione in Italia e Spagna.

Nel complesso dell’area euro il ritmo di ripresa dovrebbe aver quindi toccato un picco nei trimestri centrali dell’anno per poi moderare gradualmente in quelli successivi quando l’effetto delle riaperture sarà più contenuto e si tradurrà in una normalizzazione dei tassi di crescita. La risalita dei contagi potrebbe riflettersi in una maggiore cautela da parte degli agenti economici ma l’impatto sull’attività, come emerge dalle indagini congiunturali e dagli indicatori di mobilità personale, almeno per il momento sembrerebbe essere complessivamente limitato e comunque non tale da interrompere la ripresa.

Dopo la contrazione di -6,5% registrata nel 2020 il PIL potrebbe rimbalzare di oltre il 5% nel 2021. Il ritorno ai livelli di attività economica pre-crisi potrebbe giungere entro fine la fine dell’anno.

 

Commento di Andrea Volpi, Economista Macroeconomic Research della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

{"toolbar":[]}