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Settore orafo italiano: buona dinamica anche nel 2023, meglio del manifatturiero

Settore orafo italiano: buona dinamica anche nel 2023, meglio del manifatturiero

Intesa Sanpaolo con il Club degli Orafi Italia ha realizzato la quinta edizione dell’inchiesta congiunturale presso le più importanti aziende dell’industria orafa italiana, che completa e integra i risultati quantitativi sul settore e offre una view aggiornata sul sentiment degli operatori.

L’inchiesta è stata realizzata tra novembre e dicembre 2023 e ha interessato circa 30 imprese attive nel comparto produttivo e distributivo. Di seguito gli highlights dello studio:

  • Dall’indagine emerge il consolidamento dei risultati positivi per il 2023: sale al 44% la percentuale di rispondenti che dichiarano un fatturato in crescita (dal 39% dell’edizione di giugno). Queste valutazioni trovano conferma anche dalle statistiche ufficiali: l’indice del fatturato ISTAT nel periodo gennaio-ottobre mostra per l’oreficeria una crescita dell’8,5%, meglio del sistema moda (+3,3%) e del totale manifatturiero (-0,1%).
  • I mercati internazionali continuano a ricoprire un ruolo centrale per la crescita del settore: nei primi nove mesi del 2023, pur in un contesto di domanda mondiale stabile (+0,3% in quantità), le esportazioni italiane di gioielli in preziosi si sono attestate a €6,8 miliardi in crescita in valore del +12,3% e con una tenuta nelle quantità (+0,9%). Tra i diversi mercati di riferimento, l’Italia ha saputo cogliere la maggior domanda del mercato cinese e turco.
  • Nel 2022 l’Italia si è confermata il primo esportatore europeo del settore, con €8,2 miliardi, ed il quinto a livello mondiale, con una quota pari al 10,1%, in netto miglioramento rispetto all’8,3% del 2019.
  • Per il 2024 le attese degli operatori mostrano una maggior prudenza, soprattutto per le imprese più piccole, mentre per le imprese medio-grandi permane un 50% di rispondenti che si aspetta un fatturato in crescita. A conferma del peggioramento nelle attese sulla domanda, anche l’indice di produzione ISTAT evidenzia un progressivo rallentamento nel corso del 2023 che porta il dato dei primi 10 mesi a registrare un leggero calo (-1,4%), comunque più contenuto rispetto al sistema moda (-6,6%).
  • In uno scenario meno brillante, emerge una diversa percezione delle criticità da affrontare: si incrementano i timori per la tenuta della domanda a fronte di un ridimensionamento delle difficoltà a reperire manodopera. Le sfide competitive si giocano comunque soprattutto verso operatori e produttori italiani che distinguono la propria offerta per qualità, artigianalità della produzione e professionalità.

“Lo scenario di riferimento risulta condizionato dal rallentamento complessivo che si sta manifestando anche per questo settore che però ha mostrato negli ultimi anni una buona capacità di risposta alle crisi, frutto anche del percorso di rafforzamento competitivo. Pur in un contesto più incerto, sarà determinante sostenere la propensione a investire per rafforzare il livello di innovazione ed efficienza dei processi; questi fattori dovranno convivere e massimizzare i punti di forza del settore come l’artigianalità e la flessibilità delle produzioni"

 

Stefania Trenti, Responsabile Industry and Local Economies Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

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