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Eurozona: riparte il processo di revisione delle regole fiscali

Eurozona: riparte il processo di revisione delle regole fiscali

L’impatto del conflitto in Ucraina sull’economia dell’Eurozona dovrebbe portare ad una conferma della sospensione del Patto di Stabilità anche a valere sul 2023.

Nei prossimi mesi è atteso entrare nel vivo il confronto sulla riforma delle regole fiscali comunitarie, che potrebbe iniziare ad essere applicata a partire dal 2024.

Gli economisti di Intesa Sanpaolo non prevedono uno sconvolgimento delle norme esistenti, ma una loro semplificazione. La modifica più probabile è il passaggio a una singola regola sulla crescita della spesa pubblica come principale strumento operativo. Tale riforma permetterebbe di risolvere, almeno in parte, alcune delle criticità che sono emerse nel passato, come l’eccessiva pro-ciclicità nonché la complessità delle regole, ma non annullerebbe la necessità di un significativo sforzo di consolidamento per i Paesi ad alto debito.

La Direzione Studi e Ricerche ha simulato l’impatto che avrebbe l’introduzione di una regola sulla spesa primaria nominale netta in Italia. Il percorso di aggiustamento richiesto sarebbe meno sbilanciato sul breve termine e le caratteristiche della norma implicherebbero una maggiore anti-ciclicità; inoltre, i minori incentivi alla riduzione degli investimenti potrebbero stimolare la crescita reale e, nel lungo periodo, anche quella potenziale. L’introduzione di una regola sulla spesa non implicherebbe comunque una politica fiscale significativamente più espansiva: a fronte di un minor grado di severità fiscale nel breve termine, nel medio termine il percorso di consolidamento richiesto potrebbe risultare persino più stringente di quello implicito nelle norme attuali sul debito del Patto di Stabilità e Crescita. Perciò un’accurata scelta dei parametri e della velocità di aggiustamento richiesta è cruciale per permettere manovre fiscali realistiche anche dal punto di vista sociale e garantire una vera sostenibilità dei debiti nazionali. 

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