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India: l'economia crescerà del 5,2% nel 2023, in rallentamento dal 6,7% nel 2022

L'economia indiana crescerà del 5,2% nel 2023, in rallentamento dal 6,7% nel 2022

La crescita economica indiana dovrebbe rimanere solida nel primo trimestre, supportata dagli investimenti.

I dati disponibili dei primi due mesi dell’anno puntano a una crescita solida e in lieve accelerazione congiunturale nel primo trimestre, ma danno segnali di un rallentamento successivo.

Il Governo ha cercato di raggiungere un equilibrio tra supporto alla crescita e contenimento del deficit, privilegiando la spesa per investimenti e offrendo particolare sostegno alla classe media e al settore manifatturiero. Si propone, infatti, l’obiettivo molto ambizioso di incrementare la spesa totale per investimenti del 30,1% nell’AF2023-24 dopo un sostanzioso aumento del 26,2% nell’AF2022-23. La spesa pubblica in conto capitale è salita al 22% della spesa totale dal 12% nel 2020-21, e gli aumenti sono stati indirizzati in particolare a ferrovie, strade e ponti, energia, telecomunicazioni e difesa.

Gli investimenti nel 2023 resteranno quindi sostenuti da una cospicua spesa pubblica in infrastrutture, ma la forza di traino attesa sugli investimenti privati potrebbe rivelarsi ancora debole perché, come rileva il CMIE, l’utilizzo della capacità produttiva resta basso in particolare per le imprese di produzione di energia elettrica, di raffinazione di prodotti petroliferi e di produzione di acciaio e cemento.

La fiducia dei consumatori sta continuando a migliorare pur rimanendo ancora nella zona di pessimismo, e i dati sui pagamenti elettronici e sulle vendite di automobili, indicano una tenuta dei consumi, tuttavia, l’elevata inflazione continua ad erodere i salari, che in termini reali sono stati in contrazione negli ultimi due anni, in particolare nelle aree urbane, dove il tasso di disoccupazione è più elevato. Quest’ultimo rimane, inoltre, anche nelle zone rurali superiore ai livelli pre-pandemia. Le prospettive dei consumi restano quindi ancora di rallentamento. Un recupero del potere d’acquisto sarà possibile solo nella seconda parte dell’anno in linea con la moderazione attesa dell’inflazione.

Gli economisti di Intesa Sanpaolo lasciano invariate le previsioni di decelerazione della crescita del PIL a 5,2% nel 2023, determinata dalla debolezza della domanda e dagli effetti ritardati della restrizione delle condizioni finanziarie, seguita da un recupero a 6,2% a/a nel 2024.

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