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SRM e Alexbank presentano rapporto sul Canale di Suez

SRM e Alexbank presentano rapporto sul Canale di Suez

Attraverso il canale di Suez transita il 40% dell’import-export italiano per un valore di €82,8 miliardi. È quanto emerge dal quarto rapporto sul Canale di Suez presentato da SRM, centro studi collegato al gruppo Intesa Sanpaolo, e Alexbank, la controllata egiziana del gruppo bancario italiano.

Il report, che ha come titolo “l’impatto della guerra e della pandemia sulle rotte marittime, analisi degli indicatori di competitività dei porti, il ruolo dell’Egitto nei commerci mondiali e lo sviluppo delle SCZone”, presentato nei giorni scorsi al Cairo, approfondisce l’andamento del canale attraverso il quale passa il 12% del traffico marittimo mondiale.

Da qui al 2027, si legge nel rapporto, il traffico container nell’area Med crescerà del 3,5%, più della media mondiale (+2,8%) e della crescita prevista in Cina (+2,5%) e Nord America (+2,2%). Il Canale di Suez, inoltre, detiene un importante valore geopolitico per la sua posizione strategica, perché è l’unico luogo dove si incontrano tutte le macro-regioni geografiche, ovvero Europa, Asia, Africa e costa atlantica degli Stati Uniti.

Principali dati dello studio:

  • Il  12% del commercio mondiale transita attraverso il Canale, che rappresenta il 30% del volume dei container del trasporto marittimo internazionale. Quasi il 5% del greggio mondiale, il 10% dei prodotti petroliferi e l'8% dei flussi marittimi di GNL transitano dal Canale di Suez.
  • Il numero di navi in transito nel Canale di Suez ha raggiunto nel 2022 le 23.583 unità, con un +15% rispetto al 2021 e un +42% rispetto al 2013 (10 anni fa).
  • Nel primo semestre 2022, il traffico in direzione SUD è diminuito del 6,4% mentre in direzione NORD è aumentato del 22,4% (rispettivamente 282 e 271 milioni di tonnellate di merci).
  • Il 13 marzo il canale ha stabilito il nuovo record di passaggi giornalieri con 107 navi in transito in entrambe le direzioni.
  • I ricavi del Canale hanno registrato nel 2022 un massimo storico di 8 miliardi di dollari, con un aumento del 25% rispetto al 2021 (è da sottolineare però che vi sono stati incrementi tariffari: dal 2022 del 6% per tutte le navi, escluse quelle che trasportano GNL, e dal 2023 ulteriori aumenti del 10% per le navi Dry Bulk e Crociere e 15% per tutte le altre.).
  • Secondo l’indicatore dell’Unctad PLSCI (Port Liner Shipping Connectivity index), nel 2021 l’Italia è stato il Paese più connesso via mare con l’Egitto nel settore dei container (a seguire Spagna, Arabia Saudita e Cina). Nel 2006 era la Cina con l’Italia al quinto posto.
  • Il 22% delle importazioni e il 29% delle esportazioni dell'Egitto provengono dai Paesi europei. L'Europa è il principale partner commerciale dell'Egitto.
  • Il settore marittimo è strategico per l'economia egiziana: il traffico in valore tra l'UE e l'Egitto – €30,7 miliardi - viaggia principalmente via mare (80,9%), seguito dall'aereo (12,5%).
  • Il 40% di tutto l’interscambio commerciale marittimo italiano pari a €82,8 miliardi, ha come destinazione paesi raggiungibili solo attraverso il Canale di Suez. Questo è un chiaro indicatore dell’importanza che ha per il nostro Paese il Canale ben al di là del valore di interscambio con l’Egitto.
  • La Suez Canal Zone al momento ha attirato circa 18 miliardi di dollari di Investimenti con 305 stabilimenti operativi.
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