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TLTRO3: le banche italiane rimborsano il 30% anticipatamente

TLTRO3: le banche italiane rimborsano il 30% anticipatamente

Lo scorso 28 giugno le banche dell’Eurozona hanno rimborsato anticipatamente €29,5 miliardi di TLTRO alla Bce, oltre ai 476 miliardi in scadenza in quella data. Le banche italiane, prima di tale scadenza, avevano restituito il 30% dei finanziamenti TLTRO 3, contro il 40% di rimborso da parte delle banche greche, il 70% di quelle spagnole e portoghesi e il 100% di quelle irlandesi.

È quanto emerge da un report della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo a firma Chiara Manenti. Le banche dell’area euro fino ad ora hanno rimborsato €1.061 miliardi del TLTRO 3, con una flessione dei depositi pari a 669 miliardi. Quindi la riduzione dell’uso del TLTRO ha superato di gran lunga la riduzione delle riserve in eccesso depositate presso le Bce. A livello aggregato le banche dell’Eurozona hanno ridotto i finanziamenti Bce da quota 2.164 miliardi raggiunta nel terzo trimestre 2022 a quota 1.173 miliardi registrata ad aprile 2023.

L’exit strategy dal TLTRO 3 è stata peraltro già stabilita nei vari piani di finanziamento delle varie banche. I rimborsi saranno effettuati non solo riducendo l’esposizione verso le banche centrali, ma anche attraverso un mix di varie fonti di finanziamento: indebitamento interbancario, indebitamento attraverso l’Eurosistema tramite MRO/LTRO, condizioni più vantaggiose sui depositi bancari, emissioni di obbligazioni garantite, debito privilegiato senior ed eventualmente AT2/At1.

A questo proposito, le banche dell’Eurozona hanno notevolmente aumentato l’emissione di obbligazioni garantite e privilegiate/senior a partire dal 2022, mentre l’opzione di rifinanziarsi sul mercato interbancario con scadenze oltre i tre mesi è diventata una soluzione costosa. Tant’è vero che le analisi della Bce mostrano un sostanziale indebolimento della liquidità di mercato a partire dal 2022. Secondo lo scenario di Intesa Sanpaolo, le riserve in eccesso scenderanno a €3mila miliardi (21% del Pil Eurozona) nel 2024, assumendo un ricorso a finanziamenti LTRO/MRO per 400 miliardi.

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