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Emilia-Romagna: porti e logistica sostengono lo sviluppo del territorio

L’immagine che accompagna l’approfondimento sulla rilevanza dell’ “economia del mare” – e in particolare dell’attività del porto di Ravenna - per l’Emilia-Romagna, ritrae una nave cargo piena di container attraccata alla banchina di un porto

Lo sviluppo dei porti e della logistica accresce la competitività del sistema marittimo italiano, chiamato a sfide sempre più complesse tra cui sostenibilità e digitalizzazione: si tratta di obiettivi che necessitano di ingenti investimenti e capitale umano sempre più qualificato.

Il settore dell’Economia Marittima in particolare rappresenta il 9% del PIL nazionale e il 12% del PIL europeo: Intesa Sanpaolo dedica quindi all’ “economia del mare” e al settore delle infrastrutture particolare attenzione quali asset fondamentali per la crescita del Paese.

Intesa Sanpaolo è inoltre l’unica banca italiana ad avere un centro studi specializzato su queste tematiche, SRM, che realizza un Rapporto annuale dedicato all’ “Italian Maritime Economy”: giunto alla 10° edizione, racchiude 10 anni di analisi, dati e riflessioni sulla competitività del settore e sul ruolo dell’Italia.

In occasione di un incontro organizzato con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centro Settentrionale sulla rilevanza del porto di Ravenna, è stato presentato un approfondimento locale del Rapporto “Italian Maritime Economy 2023”, con focus su Ravenna e l’Emilia-Romagna:

  • L’economia del mare in Emilia-Romagna genera un valore aggiunto di €3,7 miliardi pari al 7% del totale nazionale.
  • L’import export marittimo traina l’economia della regione: €41,5 miliardi pari al 30% del totale interscambio di cui €17 miliardi in import e 25 in export.
  • Via mare l’Emilia-Romagna importa soprattutto metalli, macchine e apparecchi meccanici e prodotti alimentari e bevande; tali merci superano la metà (54%) delle importazioni marittime complessive della regione. In uscita sono principalmente macchine e apparecchi meccanici, mezzi di trasporto e prodotti alimentari e bevande, che insieme pesano il 74% dell’export marittimo regionale.
  • Il principale mercato di importazione via mare è il Far East, che da solo pesa il 43%; a seguire i Paesi europei non UE e l’UE27; i mercati di export sono il Nord America con il 34%, il Far East con il 20% e il Centro-Sud America.
  • La logistica, una filiera importante e strategica: in Emilia-Romagna sono presenti 10.000 imprese attive nella logistica e nella portualità (terza regione per numerosità dopo Lombardia e Campania) che occupano 91.000 addetti.
  • Ravenna, da sempre un porto di riferimento dei paesi che si affacciano sul Mar Nero e, in particolare dell’Ucraina, ha registrato una performance importante nonostante il conflitto; nel 2022 ha movimentato 27,4 milioni di tonnellate di merci (record storico), pari ad un aumento su base annua dell’1%.
  • Il 2022 si è rivelato l’anno record per le crociere con 193.000 passeggeri movimentati dal porto che ha attratto parte dei traffici prima destinati a Venezia.
  • Nei primi sette mesi del 2023 il porto ha totalizzato 15,6 milioni di tonnellate di merci, con un lieve calo del 4,9%, da ricondursi anche agli eventi meteorologici eccezionali che hanno causato interruzioni ai collegamenti stradali e ferroviari di ultimo e penultimo miglio. Riguardo al comparto passeggeri, si sono registrati 166.000 croceristi (+85%).

Per approfondire, sono disponibili tutti i dati di dettaglio presentati in occasione dell’incontro “Ravenna al centro: lo sviluppo dei porti e della logistica per un territorio sempre più internazionale”:

Il 10° Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy” dedicato a Porti, shipping e logistica al centro dei nuovi scenari del Mediterraneoevidenzia come il Mediterraneo rafforzi ulteriormente la sua centralità nel contesto geoeconomico: guerra e pandemia hanno modificato e accorciato le supply chain portando a una regionalizzazione dello shipping e la nuova sfida dei porti italiani è quella di diventare hub della transizione energetica, integrati con le aree produttive.

Scopri di più sul contributo di Intesa Sanpaolo per l’Economia Marittima:

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