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25 aprile: Liberazione e Costituzione

L'immagine della news per le celebrazioni del 25 aprile rappresenta un gruppo di donne che camminano in piazza Brera a Milano e rappresentano uno dei simboli della resistenza

Partì da Milano il 25 aprile del 1945 l’appello all’insurrezione nazionale contro i tedeschi per la liberazione del Paese, un appello raccolto da giovani, operai, contadini, ex militari del Regio esercito. Lì si posero le basi per il superamento di profonde ferite, per la ricostituzione dell’unità nazionale, per arrivare alla nascita della Repubblica.

Poco meno di un anno dopo, il 22 aprile del 1946, il governo provvisorio di Alcide De Gasperi stabilì per decreto che il 25 aprile di ogni anno sarebbe stata festa nazionale. La liberazione diventò la Liberazione.

Molte parole si spendono, come è giusto, sulla fine di questo periodo buio della storia italiana e sulla nuova fase che proprio in quei giorni prese finalmente avvio: il ruolo della Resistenza, il dibattito per la nuova Costituzione, la nascita di una nuova Italia sulle ceneri del Fascismo.

Quest’anno Intesa Sanpaolo, prima banca in Italia e prima banca italiana, ha acceso il faro su due aspetti fondamentali di quel periodo: la Resistenza delle donne e la nascita della Costituzione, con il sostegno e la promozione di due progetti, o meglio due documenti storici, di grande valore per la costruzione e ri-costruzione della nostra identità nazionale.

La resistenza delle donne

Le donne furono protagoniste della Resistenza prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. Una "metà della Storia" a lungo silenziata a cui Benedetta Tobagi – storica, intellettuale civile, scrittrice – ha ridato voce e volto attraverso un reading teatrale co-prodotto da Intesa Sanpaolo e The Italian Literary Agency in collaborazione con Giulio Einaudi Editore, la cui anteprima nazionale si è tenuta a ottobre al grattacielo della Banca a Torino.

La Resistenza delle Donne rivive in un podcast realizzato dalla Banca e pubblicato sulla sua piattaforma Intesa Sanpaolo On Air. Clicca qui per rivedere il reading.

Il 25 aprile è la data che segna una fine ma anche un inizio: la Costituzione, la Repubblica, la ricostruzione del Paese. Pochi mesi dopo quel 25 aprile, infatti, nel tentativo urgente di ricomporsi furono avviati i lavori per una nuova Costituzione. La Costituzione è frutto di un’Assemblea Costituente eletta a suffragio universale in concomitanza con il referendum che con un largo voto popolare decretò la fine della monarchia e la nascita della Repubblica. La Carta costituzionale fu progettata da una commissione ristretta di 75 membri dell’Assemblea Costituente, scelti con criterio proporzionale. Fu in quella sede che presero corpo i principi fondamentali e si definì l’intesa programmatica tra le diverse forze presenti. Il 22 dicembre 1947 il testo della Costituzione fu approvato con una maggioranza di più dell’85 percento dell’Assemblea ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

La nascita della Costituzione

In occasione dei 75 anniversario della carta costituzionale Intesa Sanpaolo ha sostenuto con convinzione il progetto curato dai professori Giuseppe Valditara ed Elisabetta Lamarque di digitalizzazione e ripubblicazione degli Atti dell’Assemblea Costituente. Tutti gli Atti dell’Assemblea Costituente, della Commissione per la Costituzione (detta Commissione dei 75) e i resoconti dattiloscritti delle discussioni saranno a disposizione su un sito internet (ed. Giappichelli) per lo studio e la consultazione, con modalità di ricerca efficienti e indicizzabili e scaricabili in formato word e pdf. Attualmente gli atti dell’Assemblea Costituente sono raccolti in otto grandi volumi cartacei (oltre 7.000 pagine) pubblicati nel 1970 a cura della Camera dei Deputati, consultabili online solo in formato fotografico. Il progetto è stato presentato a marzo a Torino presso il grattacielo Intesa Sanpaolo nell’ambito della rassegna Biennale Democrazia di cui la Banca è main partner.

Rivedi la registrazione.

Il 25 aprile parla anche di eredità. Con la progressiva scomparsa dei testimoni viventi tocca a noi raccogliere e tramandare le storie di chi ha difeso nelle montagne, nelle carceri, nelle campagne il valore della libertà perdendo la vita o rimanendo segnato per sempre. In quei luoghi della Resistenza nacque, citando Calamandrei, la nostra Costituzione, la fonte della libertà di cui godiamo oggi.

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