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Cultura

Mostre Forlì: Preraffaelliti e Rinascimento

Una grande esposizione è ospitata al Museo San Domenico di Forlì a partire dal  24 febbraio e fino al 30 giugno 2024. La mostra "Preraffaelliti. Rinascimento Moderno",  di cui Intesa Sanpaolo è Main Partner, è ideata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il comune di Forlì e il Museo Civico San Domenico. Ne sono curatori Cristina Acidini, Francesco Parisi, Liz Prettejohn e Peter Trippi, con la direzione generale di Gianfranco Brunelli.

 

Raffaello e Preraffaelliti: il Rinascimento in mostra a Forlì

William Holman Hunt La vigilia di Sant’Agnese 1848 olio su tela Londra, Guildhall Art Gallery

In esposizione più di 300 opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, manufatti in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti, gioielli. Pur nelle differenti peculiarità stilistiche, tutte le opere presenti sono accomunate da un intenso rimando storico alla Confraternita preraffaellita, sorta nel 1848 nell’Inghilterra vittoriana grazie all’insofferenza ribelle e assai creativa di giovani artisti desiderosi di abbattere i formalismi sociali e stilistici mai messi in discussione prima di allora perché dettati dalla Royal Academy.

Tra i fondatori della Confraternita John Everett Millais, William Holman Hunt e Dante Gabriel Rossetti, i quali individuarono nell’arte rinascimentale italiana, e in primis nel lascito di Raffaello, un muro manierista da abbattere per tornare all’essenza più incontaminata dell’arte medievale. Tale afflato artistico portò paradossalmente più che a un ritorno al passato, alla nascita di nuovi, modernissimi canoni espressivi oggi ammirabili in questa sorprendente mostra a Forlì.

Fra gli aspetti di grande interesse proposti vi è anche la messa in evidenza per la prima volta del chiaro impatto avuto dai modelli italiani su quelli preraffaelliti britannici tra gli anni Quaranta dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento. Ciò è reso possibile grazie ai numerosi prestiti concessi per l’occasione da parte di importanti musei nazionali. Sono inoltre presenti opere di artisti italiani che hanno, a loro volta, tratto ispirazione dai precursori britannici.

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