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Sport

Il percorso di Lorenzo Musetti durante la stagione 2023 sull’erba

Lorenzo Musetti sul campo da tennis
Lorenzo Musetti sul campo da tennis

Contenuto realizzato in collaborazione con la redazione di Ubitennis diretta da Ubaldo Scanagatta

I due mesi sulla terra battuta hanno restituito a Lorenzo Musetti quella fiducia necessaria per poter tornare ad essere competitivo ad altissimi livelli. Accantonato definitivamente un inizio di 2023 tentennante, la stagione rossa è servita all’italiano anche per incamerare punti molto preziosi, che lo hanno proiettato al mese erbivoro con il best ranking di n°17 ATP.

Una classifica che avrebbe potuto soltanto essere migliorata, dato che il carrarino non aveva punti da difendere dallo scorso anno, cercando così di ottenere qualcosa di più da ogni torneo disputato. Un ranking che migliorerà ancora, consentendo anche a Lorenzo di assorbire la futura (pesante) uscita dei 500 punti di Amburgo, torneo che lo vide trionfare lo scorso anno per la prima volta nel circuito maggiore.

Per Musetti il mese verde è stato estremamente positivo, poiché gli ha consentito di scoprirsi molto competitivo su una superficie che non gli aveva mai regalato gioie e che, al contrario, nel 2023 gli ha portato in dote sei vittorie e due quarti di finale. “Sono fiducioso, Lorenzo può giocare bene sull’erba” – aveva dichiarato coach Simone Tartarini alla vigilia dell’ATP250 di Stoccarda, primo torneo stagionale sui prati. Non si sbagliava.

Lorenzo Musetti all’ATP 250 di Stoccarda

Il classe 2002 toscano approda al torneo tedesco forte del best ranking conquistato dopo il Roland Garros, che gli ha permesso di diventare l’ottavo italiano con la miglior classifica di sempre. C’è però ora uno 0 da cancellare quanto prima, quello cioè relativo al numero di vittorie in carriera su erba a livello ATP. Il primo avversario di Musetti a Stoccarda è Borna Gojo, che qualcuno ricorderà per aver fatto lo scherzetto all’Italia in Coppa Davis a fine 2021. Il croato è un tennista che può essere molto insidioso sui prati, che ha nel servizio la sua arma migliore e che non è solito concedere molte opportunità. È, insomma, uno dei test più probanti che potessero capitare a Lorenzo per il suo battesimo su erba.

ATP 250 Stoccarda 2023, primo turno: Musetti – Gojo

L’esordio si conferma infatti piuttosto complicato per Muso, che nel primo set è costretto ad annullare tre palle break – una delle quali è anche un set point – e, pur non giocando al meglio, riesce comunque a portare a casa il parziale, al termine di un tie-break accorto e solido. Si notano, in questa partita, tutti i progressi compiuti dal punto di vista mentale da parte dell’azzurro, che nonostante a lungo non sia il migliore in campo riesce a restare sempre attaccato alla partita e a capitalizzare al massimo le sue (poche) chance.

Succede nel tie-break del primo set, dove a Musetti basta un solo mini-break, e nel quarto game del secondo, in cui capitalizza le uniche palle break a sua disposizione. Il successo definitivo arriva dopo un’ora e mezza molto tirata, al termine della quale l’italiano può festeggiare la sua prima vittoria in carriera sul verde. “Ho sentito un po’ di pressione all’inizio, non ho giocato al meglio" – ha ammesso il n°17 del mondo al termine del match. “Però con la giusta mentalità sono riuscito a restare lì e a portare a casa la vittoria. Sono molto contento per il mio primo successo sull’erba”.

ATP 250 Stoccarda 2023, secondo turno: Musetti – Barrere

È indubbiamente un esordio che dà fiducia a Lorenzo in vista dei prossimi impegni, che potrà affrontare con più leggerezza dopo essersi finalmente sbloccato anche su questa superficie. Al secondo turno di Stoccarda Musetti affronta il francese Gregoire Barrere in un altro match tutt’altro che banale. L’erba è una superficie che non regala niente e non ammette errori: un piccolo passo falso può costare un set, se non addirittura l’intero incontro.

La chiave di questa partita è nuovamente l’elevato livello di attenzione e concentrazione che l’italiano mette in campo, ancora una volta bravissimo a concretizzare praticamente tutte le opportunità a sua disposizione. Il doppio 6-3 finale potrebbe ingannare e suonare come un successo comodo, anche se così semplice in realtà non è. Molto efficace, piuttosto, il n°2 d’Italia al servizio e sulle palle break, come da lui stesso confermato a caldo a fine partita: “Ho giocato un gran tennis, dimostrando di potermi esprimere bene anche su questa superficie. Ho servito bene nei momenti importanti”.

ATP 250 Stoccarda 2023, quarti di finale: Musetti – Tiafoe

Dal sorteggio iniziale del tabellone si sperava di assistere ad un nuovo match tra Lorenzo Musetti e Francis Tiafoe. Entrambi approdati ai quarti senza perdere set, si sfidano per la terza volta nel 2023 dopo la United Cup (in cui però l’azzurro si ritirò dopo aver perso il primo set) e gli Internazionali d’Italia. Nel suo 16° quarto di finale in carriera a livello ATP, il n°17 del ranking – in vantaggio 3-2 nei precedenti, considerando anche i due a livello Challenger – è il primo a perdere la battuta, finendo sotto 5-3. Da quel momento, tuttavia, si innestano una serie di ribaltoni che vedranno sempre Tiafoe avanti nel punteggio, ad un passo dal chiudere il set senza però mai riuscirci. Lo statunitense serve due volte per conquistare il primo parziale, ma in entrambe le occasioni Musetti trova il contro-break. Nel tie-break, poi, il 25enne del Maryland spreca un vantaggio di 3-0, 4-2 e 6-5: dopo aver annullato quattro set point (tre dei quali in risposta) alla prima occasione utile Lorenzo conquista una prima frazione fondamentale per il morale.

Il secondo set è molto più continuo e quasi senza scossoni, con una sola palla break cancellata all’inizio dallo statunitense. Si giunge così ad un nuovo tie-break, che purtroppo risulterà nefasto per il nostro portacolori. Sul 4-5 infatti, durante uno scambio apparentemente innocuo e senza un vero padrone, la palla di Tiafoe ha un rimbalzo decisamente irregolare nella metà campo azzurra: ciò comporta il primo mini-break del tie-break, su cui una manciata di minuti più tardi metterà le mani lo statunitense. Il futuro vincitore del titolo scampa così il pericolo e dilaga nel terzo, facendosi più spavaldo e propositivo e trovando subito tre break consecutivi. Dopo due ore e tre quarti Lorenzo è costretto ad arrendersi, non senza però aver lottato e dimostrando quanto possa essere competitivo su questi campi. Ci sono comunque diverse note positive al termine della settimana tedesca, come le prime vittorie su erba e il nuovo best ranking di n°16 ATP.

Lorenzo Musetti all’ATP500 del Queen’s

Dopo i quarti raggiunti in Germania il n°2 d’Italia parte alla volta di Londra, dove è chiamato a scendere in campo prima nell’ATP500 dei Queen’s, quindi – dopo una settimana di stop – all’attesissimo Wimbledon. Le mete per i primi giorni londinesi sono chiare: “Voglio provare ad essere più aggressivo e a cercare di più la via della rete” – commenta un Musetti che spesso si trova ancora a condurre gli scambi lontano dalla riga di fondo, schema che su erba difficilmente può portare molti punti. Ma lo sa bene anche Lorenzo: “Proverò a rispondere più vicino, quasi con i piedi dentro al campo per mettere pressione”.

ATP 500 Queen’s 2023, primo turno: Musetti – Choinski

Come ogni anno anche in questa stagione il tabellone del Queen’s è ricco di grandi giocatori: non è raro, infatti, che ci siano match molto duri sulla carta fin dal primo turno. All’esordio, tuttavia, pescare meglio di quanto abbia fatto il toscano era obiettivamente complicato. Il battesimo nel torneo londinese avviene contro l’abbordabile Jan Choinski, britannico n°167 ATP di origini polacche, che non può reggere il confronto con un giocatore che lo precede di 150 posizioni in classifica. Tolto qualche game all’inizio del match, in cui c’è sempre l’incognita di dover affrontare un tennista sconosciuto, Musetti è bravo a fare in modo che la partita non sia davvero mai in discussione.

Dal 2-3 del primo set infatti, senza sprecare particolari energie, l’italiano conquista 10 degli ultimi 13 game dell’incontro, approdando senza fatica al secondo turno forte anche di un ottimo servizio e di variazioni gestite sempre meglio. “Quest’anno ho fatto un bel passo avanti sull’erba, gioco in modo più aggressivo. Credo che il mio rovescio in slice possa essere un’arma importante” – ha affermato un sorridente Lorenzo dopo la sua prima vittoria sul verde britannico.

ATP 500 Queen’s 2023, secondo turno: Musetti – Shelton

Al secondo turno l’asticella si alza notevolmente, dato che l’avversario è un altro astro nascente del panorama mondiale come lo statunitense Ben Shelton. “Sarà una bella battaglia tra due ragazzi giovani” – aveva immaginato Musetti alla vigilia. Aveva ragione. Per l’italiano è un test molto importante, che verrà superato a pieni voti nonostante un piccolo momento di difficoltà che rischiava di costargli caro. Anche il 20enne di Atlanta non è certo un profondo conoscitore dei segreti dell’erba, ma il suo gran servizio mancino è un’arma che si adatta facilmente ad ogni superficie.

Nel terzo gioco dell’incontro il carrarino trova il break che decide il primo set, in cui fa registrare ancora ottime percentuali al servizio. Nella seconda frazione avrebbe la chance di allungare definitivamente, ma nel settimo game si fa recuperare da 0-40 e, poco dopo, cede per la prima volta il servizio. Il primo break di Shelton arriva in un momento cruciale, consegnandogli il set nell’unico passaggio a vuoto dell’azzurro in tutto l’incontro. È infatti molto bravo Lorenzo a non distrarsi e a lasciarsi subito alle spalle quanto accaduto, riassumendo le redini dell’incontro e deliziando più volte il pubblico del Queen’s. Dopo oltre due ore lo statunitense è costretto ad arrendersi, lasciando spazio al secondo quarto di finale consecutivo per un soddisfato Musetti: “Non ho sfruttato tre palle break nel secondo set, ma ho avuto pazienza: è stata la chiave della mia vittoria” – ha spiegato il carrarino.

ATP 500 Queen’s 2023, quarti di finale: Musetti – Rune

Come la settimana precedente a Stoccarda, anche al Queen’s viene rispettato il quarto teorico della vigilia, mettendo l’uno di fronte all’altro Lorenzo Musetti e Holger Rune, altra giovanissima stella che è già n°6 del mondo. Chi si aspettava un match ricco di pathos e colpi di scena non è rimasto deluso, ma un po’ di rammarico sicuramente alberga nella mente dell’italiano, che nel primo set si porta subito avanti 4-1. Al cambio campo, tuttavia, il danese chiede un medical time out che forse spezza il ritmo al toscano, il quale finisce per farsi rimontare e perdere gli ultimi cinque giochi del set. Le chance non mancano nemmeno nel secondo parziale, in cui Musetti continua a servire per primo, costringendo così il suo avversario a rincorrerlo sempre. I problemi al polso per Rune non sembrano destabilizzarlo più di tanto, ma anche il danese torna a concedere qualcosa.

È il momento chiave della partita, poiché sul 5-4 in suo favore Lorenzo ha due set point in risposta, che però vengono entrambi annullati dal n°6 ATP con coraggio, aspetto che probabilmente è mancato all’azzurro nei momenti importanti. Pochi minuti dopo arriva la svolta: break a zero di Holger che, in poco meno di due ore, stacca il pass per le semifinali. Come già accaduto a Stoccarda, tuttavia, il toscano lascia il torneo con un nuovo best ranking, entrando per la prima volta in carriera in top15 e diventando il settimo italiano con la miglior classifica di sempre. Meglio di lui soltanto l’élite del tennis azzurro, ossia (in ordine) Panatta, Berrettini, Barazzutti, Sinner, Fognini e Bertolucci. Ma per Lorenzo c’è un’intera carriera davanti.

Lorenzo Musetti a Wimbledon

Un po’ di rammarico inevitabilmente resta viste le due sconfitte ai quarti, ma non va dimenticato che, prima di questa stagione, Musetti non aveva mai vinto un match su erba a livello ATP. I progressi sono tanti e soprattutto evidenti, come specificato anche dal suo allenatore: “Quando era bambino Lorenzo ha sempre sognato di competere su questa superficie, ma purtroppo ci ha sempre giocato pochissimo. Il nostro obiettivo è di essere più propositivi, soprattutto in fase di risposta: è una questione più mentale che tecnica” – ha spiegato Simone Tartarini, che non ha mai avuto dubbi sul talento cristallino del suo protetto: “quando esprime il suo tennis Lorenzo vale i primi 7-8 giocatori del mondo, ma per salire ancora in classifica dovrà essere più costante”.

Quella su erba è la stagione delle prime volte per Musetti, che – forte anche della testa di serie n°14 – ha finalmente un sorteggio benevolo a Wimbledon. Nel 2021 (anno tra l’altro della maturità scolastica per Lorenzo) aveva infatti esordito contro Hubert Hurkacz, futuro semifinalista, mentre nel 2022 aveva trovato subito Taylor Fritz, arresosi poi solo al quinto set nei quarti contro Rafa Nadal. Quest’anno il battesimo ai Championships è decisamente più tranquillo, visto che al primo turno tocca a Musetti quel Juan Pablo Varillas che ha inaugurato la sua serie di sconfitte consecutive tra metà febbraio e inizio aprile. Ora, però, è giunto il momento di chiudere un cerchio.

Wimbledon 2023, primo turno: Musetti – Varillas

Lorenzo arriva a Church Road con ambizioni ben diverse da quelle dello scorso anno. L’obiettivo, dichiarato tanto da lui quanto dal suo team, è raggiungere la seconda settimana, quando con ogni probabilità andrebbe a sfidare il quattro volte campione in carica Novak Djokovic, imbattuto dal 2017 sui prati di Wimbledon. Prima, però, bisogna superare l’ostacolo Juan Pablo Varillas, che lo aveva già sconfitto ad inizio stagione. È però una versione completamente diversa quella che Musetti mostra nel terzo Slam dell’anno, con fiducia e tennis ritrovati da tempo.

Il peruviano, che di certo non stravede per il verde, non ha armi sufficienti a contrastare l’avanzata del classe 2002, che indirizza subito l’incontro in suo favore. In meno di un’ora l’azzurro è già avanti due set a zero e l’impressione è che Varillas stesso non sia convinto di poter compiere quella che, con il passare dei minuti, diventa per lui un’impresa sempre più complicata. Dopo due ore di ottimo tennis Musetti può finalmente festeggiare la sua prima vittoria in carriera a Wimbledon, che ha un sapore dolcissimo: È una giornata memorabile, è un successo che sa di conferma e soddisfazione” – ha raccontato Lorenzo in conferenza stampa. “Sono stato bravo a tenere quasi sempre in mano il controllo del gioco, sono maturato molto rispetto ad un anno fa”. Non può mancare poi anche il commento soddisfatto di Tartarini: “Ha tenuto un’ottima intensità sia al servizio che in risposta, ha fatto ciò che gli avevo detto. Sono contento della sua prestazione”.

Wimbledon 2023, secondo turno: Musetti – Munar

Al secondo turno il giovane italiano ha la possibilità di prendersi una seconda rivincita per una sconfitta rimediata ancora in Sudamerica. Questa volta a fare le spese è Jaume Munar, che all’esordio aveva sconfitto l’ombra di John Isner, esaudendo così il desiderio di Tartarini. Chiamato a scegliere al termine del match contro Varillas, infatti, l’allenatore di Musetti aveva espresso la sua preferenza: “Affrontare Isner sull’erba rimane pericoloso; sinceramente preferirei Munar, che è un gran lottatore ma ti fa giocare molto”. E così è effettivamente stato, poiché tanto si è giocato nel match di secondo turno tra l’italiano e lo spagnolo, con scambi spesso prolungati che, tuttavia, hanno principalmente visto un solo, ispiratissimo trionfatore.

La partita vera è durata poco più di un set e mezzo. Il primo – vinto non certo passeggiando da Lorenzo – e la prima metà del secondo, quando dopo aver annullato due pericolose palle break l’azzurro ha cambiato marcia, battendo per la prima volta lo spagnolo e correndo spedito verso il terzo turno, raggiunto in poco più di due ore e un quarto. “Ho giocato molto bene e ho avuto sempre il controllo del match” – dirà soddisfatto il n°2 d’Italia in conferenza stampa, che al terzo turno ritrova quell’Hubert Hurkacz che lo aveva già battuto a Wimbledon due anni fa. “Lo conosco molto bene, abbiamo giocato insieme diverse volte. Rispetto a due anni fa però siamo cambiati entrambi, ma queste due vittorie mi hanno dato fiducia” – ha chiosato Lorenzo.

Wimbledon 2023, terzo turno: Musetti – Hurkacz

Né Musetti né Tartarini, durante la permanenza ai Championships, fanno mistero di come l’obiettivo sia la seconda settimana e, più avanti, l’ingresso in top10. Hurkacz è però un giocatore estremamente ostico da affrontare su questi campi, anche perché con il servizio e il dritto di cui dispone non lascia quasi mai il tempo per trovare ritmo, che invece tanto gradisce l’azzurro.

I due sfidanti si presentano al terzo turno senza aver perso alcun set e il primo della loro sfida viaggia decisamente veloce. Musetti serve per secondo ed è sempre costretto ad inseguire, riuscendo comunque a salvare due set point e a rifugiarsi al tie-break, dove però il solidissimo Hurkacz non regala nulla e si porta subito sul 6-1, chiudendo poco dopo alla sesta chance complessiva. È un set che, di fronte ad un giocatore come il polacco, fa tutta la differenza del mondo. Tanto nel secondo quanto nel terzo parziale l’italiano cede la battuta in avvio, venendo anche in quei casi sempre chiamato a rincorrere. Dal canto suo, il semifinalista di Wimbledon 2021 è letteralmente implacabile al servizio, mettendo a referto 16 ace e vincendo l’80% di punti con la prima, annullando inoltre tutte e quattro le palle break concesse con ace o prime vincenti.

Poco da fare dunque per Lorenzo, che ancora una volta mostra di soffrire i big server e vede sfumare il sogno di un ottavo di finale contro Novak Djokovic, che sarà il primo ed unico giocatore del torneo in grado di strappare la battuta ad Hurkacz. “Hubi mi ha concesso poche chance, è stato un po’ frustrante” – ha riflettuto in conferenza stampa il n°16 del mondo. “Si giocava e si scambiava poco, la mancanza di ritmo mi ha un po’ tagliato le gambe”.

Una breve parentesi su terra, poi il ritorno sul cemento

Termina dunque con un bilancio di sei vittorie e tre sconfitte la stagione erbivora di Lorenzo Musetti, che nel complesso può comunque dirsi soddisfatto. I primi successi verdi, in particolare quello a Wimbledon, sono stati indubbiamente soddisfacenti, così come i due quarti di finale consecutivi tra Stoccarda e Queen’s. “Se devo dare un voto a questo mese sicuramente non mi boccio!” – aveva scherzato il 21enne di Carrara dopo la sconfitta con Hurkacz. L’obiettivo primario, però, resta sempre il solito, ovvero crescere sempre di più: “Mi promuovo, nonostante sia consapevole di dover migliorare tanto. Il prossimo anno mi aspetto un altro passo in avanti”.

Adesso, prima di volare oltreoceano con il ritorno sul cemento americano tra Toronto, Cincinnati e lo US Open, c’è spazio per un paio di settimane sull’amata terra battuta. All’italiano scadranno i 500 punti conquistati ad Amburgo lo scorso anno, torneo a cui per la prima volta in carriera parteciperà da campione in carica. Ma se saprà arginare l’uscita di quei punti, anche con un buon risultato a Bastad, la scalata in classifica potrà proseguire ancora. La top10 è ormai obiettivo dichiarato e non sarebbe certo male, a fine stagione, arrivare con due (giovani) italiani nell’élite del tennis mondiale, entrambi consapevoli che il bello deve ancora venire.

ATP250 di Stoccarda

1T: [6] L. Musetti b. [Q] B. Gojo 7-6(4) 6-3
2T: [6] L. Musetti b. G. Barrere 6-3 6-3
Quarti di finale: [3] F. Tiafoe b. [6] L. Musetti 6-7(6) 7-6(4) 6-2

ATP500 del Queen’s

1T: [6] L. Musetti b. [WC] J. Choinski 6-4 6-2
2T: [6] L. Musetti b. B. Shelton 6-4 4-6 6-4
Quarti di finale: [2] H. Rune b. [6] L. Musetti 6-4 7-5

Wimbledon

1T: [14] L. Musetti b. J. P. Varillas 6-3 6-1 7-5
2T: [14] L. Musetti b. J. Munar 6-4 6-3 6-1
3T: [17] H. Hurkacz b. [14] L. Musetti 7-6(4) 6-4 6-4

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