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Economia

Forum Verso Sud: PNRR è l'occasione per il Sud Italia

Verso Sud, atto secondo. Il 19 e 20 maggio a Sorrento si è tenuto il secondo appuntamento del Forum Internazionale del Mediterraneo “Verso Sud”. La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo” avviato lo scorso anno da European House Ambrosetti con il supporto del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR e che vede Intesa Sanpaolo nel ruolo di Main Partner. Il nostro gruppo - rappresentato da Fabrizio Paschina, Gaetano Miccichè, Marco Elio Rottigni, Anna Roscio, Gregorio De Felice e Massimo Deandreis - partecipa all’Advisory Board, la struttura con funzioni di indirizzo e coordinamento dello studio, di cui fanno parte i vertici delle Istituzioni coinvolte, il mondo universitario e della ricerca, le imprese partner.

Il nuovo paradigma di sviluppo del Mezzogiorno

La macro-regione del Mediterraneo si conferma in crescita e ha un ruolo strategico a livello globale. Qui si concentrano le principali sfide geoeconomiche e sociali, a rilevanza globale, che interessano l’Europa e il Sud Italia può affermarsi come baricentro dell’area euro-mediterranea. Verso Sud nasce proprio per interrompere la narrazione fatalistica e rassegnata del nostro Paese e cambiare il paradigma di sviluppo strategico del Sud: non il “fanalino di coda” del Vecchio Continente, ma elemento centrale delle strategie di crescita, competitività̀ e cooperazione del Mediterraneo. Una scommessa che si può vincere anche grazie a risorse finanziarie che in questo specifico momento storico sono particolarmente abbondanti.

Risorse a disposizione del Mezzogiorno per il periodo 2021-2030


PNRR e Fondo Complementare

82,0 Miliardi di Euro

Fondo di Sviluppo e Coesione

58,8 Miliardi di Euro

Fondi Strutturali e d'Investimento Europei

48,3 Miliardi di Euro

Alta-Velocità Salerno-Reggio-Calabria

9,4 Miliardi di Euro

React-EU

9,4 Miliardi di Euro

Just Transition Fund

1,2 Miliardi di Euro

Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati PNRR, Legge di Bilancio 2022, Open Coesione e Bozza Accordo di Partenariato 2021-2027, 2023.

Quattro sono le direttrici identificate dal Libro Bianco per dare al Mezzogiorno concrete prospettive di sviluppo, da perseguire su tre assi che hanno una valenza trasversale: Infrastrutture e Investimenti; Competenze e Innovazione; Governance.

Prima direttrice: l’economia del mare

Il Mediterraneo costituisce solo l’1% della superficie dei mari, ma rappresenta il 20% del traffico marittimo mondiale. E le prospettive sono positive: la regionalizzazione delle filiere produttive renderà sempre più̀ importante il trasporto marittimo a corto raggio. L’accorciamento delle catene del valore, unito alla posizione strategica nel Mediterraneo, rappresenta dunque un’opportunità̀ per il Sud Italia per affermarsi come piattaforma per il trasporto merci UE-Nord Africa. E se il mare è centrale per la crescita del Sud, lo sviluppo portuale è la leva strategica. Ma per sostenere la competitività̀ dei porti occorre intervenire in alcuni ambiti prioritari: green transition, digitalizzazione, intermodalità̀ e miglior efficacia della governance.

Il ruolo del Mar Mediterraneo nel traffico marittimo mondiale


1%

Superficie dei mari mondiali

20%

Traffico marittimo mondiale

30%

Traffico petrolifero mondiale

27%

Servizi di linea container mondiali

Fonte: Libro Bianco, 2023

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Seconda direttrice: l’industria manifatturiera

Il Libro Bianco sottolinea l’importanza della piena operatività delle ZES (Zone Economiche Speciali) a partire dal 2022 e identifica i quattro settori chiave che giocano un ruolo primario: automotive, aerospazio, agroalimentare e farmaceutico, che nel complesso contribuiscono al 38% del Valore Aggiunto manifatturiero del Sud (rispetto al 21% a livello nazionale), assicurando il 33% dell’occupazione (la media nazionale è del 18%) e il 34% dell’export (24% media nazionale). Per sostenere il settore manifatturiero è necessaria una forte politica industriale capace di attrarre investimenti e rendere il Sud Italia capofila di filiere produttive euro-mediterranee, approfittando di una nuova strategia della UE che guarda al rafforzamento della produzione industriale e che ha già visto importanti fenomeni di reshoring, cioè il ritorno in Europa di produzioni che erano state delocalizzate, un fenomeno che vede l’Italia particolarmente interessata. 

Il fenomeno del reshoring


Casi totali di reshoring in Francia, Italia, Regno Unito e Germania
Casi di reshoring nel 2021
174
Francia
171
Italia
122
Regno Unito
93
Germania

Terza direttrice: l’energia

Il Sud già oggi gioca un ruolo chiave come piattaforma energetica euro-mediterranea, connettendo le due sponde e garantendo la sicurezza degli approvvigionamenti, e può̀ sostenere gli obiettivi di transizione energetica del Paese sfruttando l’elevata presenza di fonti rinnovabili e affermandosi come leader euro-mediterraneo in alcune filiere nascenti. Ma lo sviluppo delle rinnovabili al Sud è frenato dalla burocrazia, con lunghi processi autorizzativi, competenze sovrapposte e difformi tra i territori. I dati dimostrano anche l’accumularsi delle richieste di connessione al sistema elettrico nazionale, senza il quale l’energia rinnovabile non può essere immessa in rete. 

Quota di energia rinnovabile prodotta nel Sud Italia 2021


Energia eolica
96,3%

Energia fotovoltaica
40,6%

Bioenergie
27,6%

Energia idrica
9,9%

Dati: percentuale sul totale nazionale 
Fonte: elaborazione The European House – Ambrosetti su dati Commissione Europea, Terna e fonti varie,2023

Quarta direttrice: il turismo

E’ una risorsa che può̀ contribuire alla crescita inclusiva e sostenibile dell’intero Mezzogiorno e per questo è indispensabile valorizzare il potenziale di tutto il territorio, destagionalizzando i flussi – oggi ancora fortemente concentrati in una stagione molto breve - e creando una vera e propria industria che consolidi gli importanti risultati che sono già stati raggiunti e che hanno visto nei dieci anni che hanno preceduto la crisi del Covid un aumento degli arrivi dell’86% (+93% gli stranieri), ben 28 punti percentuali più della media nazionale. Anche nel 2021 le presenze si dimostrano in crescita del +36% (rispetto al 34% a livello nazionale) consentendo un recupero del 64% dei valori del 2019.

Leggi la versione integrale del “Libro Bianco Verso Sud”

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